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FILM DOL OROBIE

A BERGAMO IL FILM “I TESORI DELLA DOL”

Venerdì 8 novembre, alle ore 20.20

SALA DELLA PORTA SANT’AGOSTINO (INGRESSO LIBERO)

di Carlo Limonta, Italia, 2018, lingua italiana, 42′

Alla serata saranno presenti, per illustrare la DOL e il film, il regista, Ruggero Meles e Giacomo Camozzini, promotore della “prima DOL” alla fine degli anni ’90.

Immagine emblematica: pascoli, segni delle antiche miniere, cime

La DOL è la dorsale orobica lecchese/occidentale, un itinerario tracciato inizialmente nel 1999 a cura della Comunità Montana Valsassina e da ERSAF-Regione Lonbardia. Nel 2017 la rivista “Orobie” ha organizzato (a cura di Ruggero Melese) il suo “Viaggio sulle Orobie” percorrendo la DOL con una variante (partenza da Gerola nella valle del Bitto invece che da Colico) e prolungamento da Valcava ad Almenno San Salvatore. Nel 2019 l’itinerario (che nel tratto valtellinese coincide con la Via del Bitto) è stato prolungato da una parte sino alla stazione ferroviaria di Morbegno, dall’altra a quella di Bergamo.

I “tesori” della DOL sono i suoi paesaggi che variano da quelli tipicamente alpini con gli alpeggi, le cime e i laghetti, a quelli dei vigneti di Almenno (antica Lemine). Sono anche i formaggi d’alpeggio (bitto, formai de muti, formaggini di capra orobica, stracchini quadri all’antica della Valsassina e della valle Imagna e i vini, sono le testimonianze storico artistiche come la Camera Picta di Sacco in Valgerola, con l’affresco dell’Homo selvadego (il personaggio mitico che insegnò agli umani delle Alpi l’arte casearia), l’albergo Pertus, esempio di architettura alberghiera della belle epoque, le chiese medievali di Almenno San Salvatore, uniche sopravvissute alla distruzione del paese nel 1448 da parte dei veneziani. La DOL riserva ulteriori testimonianze di accadimenti storici: resti di fortificazioni medievali e ruderi (più visibili) di quelle della “Linea Cadorna del 1916” e i segni del secondo conflitto mondiale (i ruderi della colonia Pio XI alla bocchetta di Trona). Vi sono poi le antiche e grandi miniere in alcuni casi sfruttate sino al Novecento. Un percorso denso e affascinante che il film punta a valorizzare quale itinerario di valore internazionali e volano di rafforzameto dell’immagine turistica delle Orobie

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