FILM Santiago nato libero

tESTATA_2018

Venerdì 9/11/2018

Ore 20:30 presso Porta Sant’Agostino, Bergamo

Lana Valgandino: il progetto continua (stato dell’arte) e, a seguire:

Film Santiago nato libero di Bepi Rottigni, documentario. In Collaborazione con il comune di Gandino e la comunità del mais spinato

ingresso libero

“Santiago…e Bepi”, nati liberi

SANTIAGO LOCANDINA stampare

E’ il risultato di un lavoro durato sette anni, ma è soprattutto la storia di un uomo e un’attività che hanno il pregio di interrogare ciascuno sul senso della vita. Ha ottenuto il tutto esaurito al Cinema Teatro Loverini lo scorso 24 maggio la prima visione del film “Santiago nato libero!”, realizzato dal gandinese Bepi Rottigni. Alla realizzazione dell’opera ha collaborato un cast di una trentina di interpreti, fra attori e comparse.  E’ la storia (come recita il lungo sottotitolo) della “vita errabonda e avventurosa di un bergamino, allevatore itinerante di alta montagna” e vede protagonista Santiago Colombo, che interpreta se stesso. Al contrario di tutti gli altri attori, salutati sul palco dagli applausi del pubblico, Santiago non era presente alla “prima”, complice l’urgenza di trasferire la mandria da Bossico alle alture di Zambla.

“Ho cominciato a lavorare al soggetto nel 2007 – spiega Rottigni – pensando ad un semplice documentario riguardo tecniche, consuetudini, modi e tempi di vita quotidiana di un pastore di montagna. Con il passare del tempo e lo svilupparsi dei temi, ma soprattutto vivendo a stretto contatto con questo personaggio, ho ritenuto di andare più in profondità, nell’intimo della persona, del suo passato, delle sue aspirazioni. Santiago, nel pieno della sua maturità, si interroga sul senso della vita, sulla ricerca che spinge ciascuno a “sopravvivere” alla morte”.

Il racconto, a tratti stemperato da una sottile vena umoristica, non è mai scontato o bucolico, e culmina in un finale assolutamente imprevedibile. Bepi Rottigni, storico fotografo della Val Gandino, non è nuovo a performance artistiche. E’ nota la sua maestria nel disegno, tanto che ha illustrato di recente il volume “Gandino, la storia” con minuziose e documentate ricostruzioni di luoghi ora completamente mutati. Il padre di Bepi, Antonio, fu negli anni ’60 fra i protagonisti del film “E venne un uomo” di Ermanno Olmi, dedicato a Papa Giovanni XXIII. Interpretava il parroco di Carvico che impartiva lezioni di latino al piccolo Roncalli. Le scene del film (durata 101 minuti) sono state girate fra Zambla, l’Arera, il Farno, Gandino e Songavazzo. “E’ dedicato – aggiunge Rottigni –  a quanti come Santiago, con sacrifici e difficoltà quotidiane, ci ricordano i valori di dedizione e rettitudine, intensamente vissuti in questa esperienza di libertà”. Spiegando la genesi artistica del film, Bepi sottolinea come la figura di un bambino faccia da filo conduttore all’opera, quasi a riproporre (con i dovuti paragoni) la figura del “mediatore” ideata da Olmi per Rod Steiger nel film su Papa Giovanni.  L’impressione è che il vero “mediatore” sia invece proprio Bepi, con la sua vena creativa, l’inconfondibile voce fuori campo, l’amore per volti e primi piani e soprattutto la volontà, tutta “bergamina” e gandinese di realizzare un bellissimo affresco del nostro tempo.

Chi avesse perso l’occasione per vedere il film, avrà un’occasione supplementare venerdì 9 novembre alle 20.30 al Festival del pastoralismo (Sala della porta Sant’Agostino di Bergamo).

GBG

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