Spirano, che ospita la Prima Festa della pecora gigante bergamasca è un paese di quasi 6000 abitanti a 15 km a Sud di Bergamo. Come molti altri centri della pianura bergamasca sollocati lungo l’Oglio e – come nel caso di Spirano – lungo il “fosso bergamasco” (il confine tra Repubblica veneta e Stato di Milano) era cinto di mura (delle quali è sopravvissuta Torre della Misericordia); conserva anche altri resti di fortificazioni (Il castello. La Casa, situata al centro del nucleo più antico del paese, con la torre).
Suggestivo il centro storico con l’ellittica Piazza Libertà e il Centro Culturale Polifunzionale inaugurato nel 2011, che rappresenta uno dei migliori recuperi di edilizia rurale.
Da segnalare il monumento alle Torri Gemelle e la Chiesa Parrocchiale di San Gervasio e Protasio, di cui si hanno notizie a partire dal XIII secolo e che presenta al proprio interno una serie di opere di pregevole fattura, tra cui spiccano una pala d’altare di Enea Salmeggia, un dipinto di Vincenzo Angelo Orelli ed una scultura intagliata di Giovan Battista Caniana.
Il paese, che conserva i tratti distintivi di un paese rurale, offre al visitatore le bellezze del Parco San Rocco con l’omonimo Santuario e i Fontanili del Conzacolo, esempio unico di bosco di pianura ricco di sorgive e biodiversità che si estende su una superficie di oltre 10 ettari.
Spirano é ente fondatore, capofila e sede del Distretto Agricolo della Bassa Bergamasca, il più grande Distretto del Cibo d’Italia che aggrega più di 60 enti pubblici, istituti, organizzazioni e oltre 150 aziende agricole e agroalimentari della pianura bergamasca.
Il Palaspirà è una struttura polifunzionale moderna, studiata per gli eventi della comunità che ha già visto svolgersi anche eventi di interesse sovralocale.
É stato il primo centro vaccinale covid operativo in Lombardia: oltre 100.000 le dosi somministrate in 6 mesi.Col il Festival della Pecora gigante bergamasca torna alla sua originaria funzione: una festa nella festa per la comunità di Spirano.