TRANSUMANZA 2020 (Programma)

Mappa partenza e prima tappa

SCOPRIRE AL RITMO LENTO DELLA MANDRIA DEI BERGAMINI, ANGOLI INASPETTATI, SUGGESTIVI E RICCHI DI STORIA DELLA NOSTRA LOMBARDIA

Mercoledì 30 settembre

A Bergamo ore 11 incontro dei “bergamini” in piazza Pontida e con i gruppi della cultura tradizionale bergamasca; ore 12 colazione campestre area sosta mandria (vicino Ospedale, vedi mappa). ore 14:30 benedizione degli animali da parte di don Francesco Poli, parroco di Colognola e partenza da Bergamo, transito per Treviolo e Sforzatica.

Lungo le strade campestri tra Treviolo e Sforzatica

Arrivo ore 16:30 a Dalmine (piazza Mercato, via Kennedy); 17-18:30 visita guidata al centro storico; ore 18 apertura mercatini e visita mostra “600 anni di transumanza dei bergamini”, ore 19 distribuzione polenta di mais spinato di Gandino, casoncelli della bergamasca, scarpinocc di Parre (accompagnamento Valcalepio Dop), ore 20 “Bergamini in scena”: quadri teatralizzati di vita bergamina intercalati da danze tradizionali (Il Passemezzo) al suono del baghèt. ore 21 Concerto del cantautore Luciano Ravasio (con accompagnatori).

Inzago ore 21 parco di Villa Cornaggia (o Auditorium in funzione meteo), proiezione del film “L’ultimo bergamino”.

Giovedì 1 ottobre

ore 9:30 Partenza da Dalmine, sosta presso il Bosco di Dalmine in occasione dell’inaugurazione a Elena Tironi.

Le strade campestri lungo l’asta del Brembo che saranno percorse dal convoglio dei bergamini

ore 11:15 arrivo a Brembate. Transito sul ponte veccho (XIV secolo).

ore 14-16 Visite guidate a San Vittore (e alla grotta) e Villa Tasca.

La suggestiva grotta (San Vittore di Brembate

ore 16:15 partenza per Canonica. ore 17:30 arrivo a Canonica (area verde via Lodi a fianco del comune). Visite guidate al centro storico. ore 18 nell’area tra via Locatelli e via Lodi apertura mercatino e mostra “600 anni di transumanza dei bergamini”. ore 19 distribuzione polenta di mais rosso di Rovetta, casoncelli della bergamasca, scarpinocc di Parre (accompagnamento Valcalepio Dop). ore 20 Intrattenimento di chitarra classica con pezzi di ispirazione pastorale del maestro Giacomo Parimbelli. ore 20:30 “Bergamini in scena”: quadri teatralizzati di vita bergamina intercalati da danze tradizionali (Il Passemezzo) al suono del baghèt. ore 21:15 Proiezione del film documentario “L’ultimo bergamino”.

Il traghetto (porto natante) di Canonica disegnato da Leonardo da Vinci, con un carico di vacche in transumanza

Venerdì 2 ottobre

Prima della partenza: visite delle scolaresche al “campo dei bergamini”. ore 11 Partenza da Canonica, passaggio del ponte di Vaprio.

Il ponte tra Canonica e Vaprio e la villa Melzi dove soggiornò Leonardo

Transito presso la Casa del custode delle acque a Vaprio e proseguimento lungo l’alzaia del naviglio della Martesana,

L’alzaia con strada bianca tra Vaprio e Cassano

ore 12 arrivo a Groppello d’Adda: sosta e visita guidata. ore 16 partenza per Cassano. ore 17 arrivo a Cassano d’adda (sosta mandria presso area verde via Salvo d’Acquisto). In Piazza Perrucchetti: ore 18 apertura mercatino (formaggi e abbigliamento pastorale) e mostra “600 anni di transumanza dei bergamini”. ore 19 distribuzione polenta di mais orobico dell’alta val Brembana, casoncelli della bergamasca e scarpinocc di Parre (accompagnamento Valcalepio Dop). ore 20 Intrattenimento di chitarra classica con pezzi di ispirazione pastorale del maestro Giacomo Parimbelli.

Sabato 3 ottobre

ore 10 Partenza da Cassano d’adda lungo l’alzaia del naviglio della Martesana, ore 11 sosta a Inzago (mandria presso area giostre). Dalle ore 11:30 distribuzione casoncelli della bergamasca e scarpinocc di Parre (accompagnamento Valcalepio Dop) in Piazza Maggiore. ore 14 visite guidate al centro storico. ore 15:30 partenza per Gongonzola lungo l’alzaia. Ore 17:30 arrivo a Gorgonzola. Visite guidate al centro storico. Sosta della mandria in Via Mulino Vecchio (dietro Scuole medie); dalle ore 18 mostra “600 anni di transumanza” e apertura mercatino, dalle ore 18:30 distribuzione polenta di mais delle Fiorine di Clusone, casoncelli della bergamasca, scarpinocc di Parre (accompagnamento Valcalepio Dop).

ore 20 presso la Corte del palazzo Busca- Serbelloni (sito fatidico per la nascita del gorgonzola) “Bergamini in scena”: quadri teatralizzati di vita bergamina intercalati da danze tradizionali (il Passemezzo) al suono del baghèt. ore 21:15 proiezione del film documentario “L’ultimo bergamino”. Saranno presenti Carlino Rota, il protagonista e Antonio Carminati direttore Centro studi valle Imagna (produttore).

Domenica 4 ottobre

ore 10 area verde Molino Vecchio (dietro scuole medie) a Gorgonzola – dimostrazioni di caseificazione a cura di Andrea Messa (Progetto Pan-prat, Nasolino, Bg) con la cagliata del mattino: stracchino, formaggella e formaggio di monte; ore 15 con la cagliata del pomeriggio: robiola, strachitunt, formaggio Bernardo e ricotta. Mostra di attrezzi originali risalenti agli anni ’40 per la lavorazione del latte. Ore 11:00 visite guidate al centro storico. ore 12:30 pranzo (polenta e stracchini, casoncelli della bergamasca, scarpinocc di Parre). ore 18 partenza della mandria sulla via del ritorno alla stalla natia di montagna.

Gli spettacoli

Teatro popolare: “Bergamini in scena”: soggetto: Michele Corti, testi: Pietro Zani con la collaborazione degli attori: Raffaele Tintori (ol Giopì), Emanuela Giovanessi (la Margì), Marino Zerbin (teatro vernacolare milanese), Alberto Rota. Suonano il baghèt (cornamusa bergamasca): Alberto Rota e Renato Carminati.

Danze del gruppo il Passemezzo di Bergamo

Film “L’ultimo bergamino” (Italia, col. 2020, 66’) di Luigi Giuliano Ceccarelli, prodotto dal Centro Studi Valle Imagna e da LGC Factory.

Concerti di:

Luciano Ravasio, cantautore bergamasco, poeta vernacolare e cultore di tradizioni popolari (con accompagnatori).
Giacomo Parimbelli, chitarrista classico diplomato e storico della musica.

Degustazioni: a cura di Pro Loco Gorgonzola e dell’ ass. Decibo di Bergamo. La polenta è preparata con i mais antichi bergamaschi: spinato di Gandino, rosso di Rovetta, delle Fiorine di Clusone e orobico dell’Alta Val Brembana, condita con strachitunt dop e taleggio dop a latte crudo coop. Sant’Antonio Valtaleggio, il vino in accompagnamento Valcalepio doc della Cantina sociale Bergamasca.

In vendita nei mercatini l’originale Capèl di bergamì, il fregio in bronzo del bergamì per cappelli, cinture e collari in cuoio di campanacci, il bastone del pastore personalizzato, libri sulla transumanza

Ol capèl di bergamì è prodotto dallo storico cappellificio Vimercati di Monza con i metodi e le attrezzature storiche. Unico cappellificio che tiene alta la tradizione di sei secoli di manifattura del cappello di feltro. Da qui escono i cappelli dei rabbini, quelli tirolesi e molti altri. La vendita del Capèl di bergamì (marchio dl Festival del pastoralismo) è affidata in esclusica alla sartoria Taglio Avion si Bonetti (Sovere, BG)

Eventi collaterali

dal 30 settembre al 4 ottobre esposizione presso il ristorante “Nerone” mostra di dipinti, disegni e foto storiche sul tema della transumanza in area bergamasca. Via P. Ruggeri da Stabello, 4 – Bergamo

La mandria: E’ costituita da animali alpeggiati da Fabrizio Bertolazzi di Serina appartenenti alla medesima azienda e ad altre dello stesso comune.

Assistenza mandria Associazione manifestazioni zootecniche Serina

Equini e attacchi a cura di Gino Fumagalli, Giuseppe Invernizzi, Stefano Manzoni, Maurizio Cortinovis, Francesco Ramella.

Benessere animale I bovini che parteciperanno alla Transumanza provengono da stalle di Serina in val Brembana. Hanno trascorso insieme l’estate in alpeggio in alta valle rientrando a piedi alle stalle in paese. Sono animali rustici (duplice attitudine). Il percorso giornaliero, diviso in due tappe, sarà di 10 km, che per questi animali rappresenta una distanza tale da non determinare affaticamento. L’assistenza veterinaria sarà garantita costantemente dal veterinario dr. Antonio Gamba, segretario dell’ass. Festival del pastoralismo. In più vi sarà l’assistenza, se del caso, dei buiatri dell’Ospedale veterinario universitario di Lodi. In diverse tappe gli animali avranno a disposizione il prato, sempre vasche capienti d’abbeverata, riparo e fieno. I campanacci (grossi) in peso equivalgono allo 0,5% del peso dell’animale (come una collana d’ornamento femminile.