di Michele Corti
Età |
Tratti salienti |
alpeggio/transumanza/caseificio |
Mesolitico 6000-3400 a.C. |
Età della pietra levigata addomesticamento, agricoltura, ceramica |
Prime forme di lavorazione del latte all’inizio del periodo, inizio della transumanza in forme non sistematiche. Verso la fine del periodo anche formaggi duri e semi-duri |
del rame 3400-2200 a.C. |
Transizione dalla civiltà della pietra levigata a quella della metallurgia |
Organizzazione su basi tribali della transumanza, mandrie e greggi custoditi da pastori-guerrieri |
del bronzo 2200-900 a.C. |
Pieno sviluppo della metallurgia, villaggi (palafitte) |
Perfezionamento delle tecniche casearie, primo sviluppo foraggicoltura alle quote più basse |
del ferro 900-400 a.C. |
Sviluppata produzione di armi e di utensili agricoli, insediamenti permanenti (proto urbani), migrazioni di popoli |
Estesi disboscamenti, grande sviluppo degli alpeggi, ulteriore perfezionamento delle tecniche casearie che assumono caratteristiche molto simili a quelle artigianali attuali |
Antica 400 a.C.-476 d.C. |
Sviluppo città, commercio e industria lana, reti comunicazione, parziale bonifica (e centuriazione) della pianura |
Intensa attività di utilizzo dei pascoli e sviluppo transumanza ma declino nell’ultima parte del periodo |
Alto medioevo 476-1000 d.C. |
Ritorno alla foresta e all’incolto di ampie aree di pianura, contrazione demografica, riduzione al minimo delle città e dei traffici, economia largamente autarchica |
Ulteriore riduzione dello sfruttamento dei pascoli, transumanza a breve e raramente medio raggio nel contesto dell’economia curtense (tra fondi della medesima proprietà) |
Basso medioevo 1000-1492 d.C. |
Ripresa demografica, urbana, commerciale. Ampie bonifiche in pianura e inizio sviluppo irrigazione e prime cascine “moderne” nella pianura lombarda sud-occidentale dove si insediano in inverno i “bergamini” |
Sviluppo transumanza anche a lungo raggio (con inizio differenziazione tra quella bovina e ovina). Primi formaggi bovini in pianura. Massimo di colonizzazione umana della montagna, creazione per disboscamento dei “maggenghi” |
Moderna 1492-1789 d.C. |
La crisi commerciale e industriale (dalla metà del Cinquecento a tutto il Seicento) sposta capitali in agricoltura con grande impulso alla realizzazione di cascine e all’irrigazione. Grande impulso alla transumanza bovina. Crescita patrimonio zootecnico |
Riduzione dell’importanza della produzione di latte degli ovicaprini e aumento dell’allevamento bovino in connessione con la possibilità di svernamento in pianura. Aumento del commercio dei formaggi d’alpeggio e delle fiere di fine estate-inizio autunno di formaggi e bestiame |
Contemporanea 1789 d.C. – presente |
Massimo di superficie agricola per completamento bonifiche (poi inizio perdita superfici per urbanizzazone). Incremento zootecnico e caseario in tutta la pianura (massimo bovini da latte anni Ottanta del Novecento). Formazione mercato nazionale e poi internazionale, sviluppo demografico e dei consumi. Industrializzazione e forte specializzazione dell’agricoltura di pianura. |
L’allevamento bovino in montagna raggiunge la massima espansione a fine Ottocento. I prati sostituiscono i campi di cereali. Limitazioni all’allevamento caprino (ripresa a fine Novecento). Cessazione della produzione di formaggio ovino con indirizzo carne dopo metà Novecento per perdita valore della lana. Sviluppo caseifici industriali. Fortissimo utilizzo degli alpeggi sino alla metà del Novecento, poi declino. Cessazione della transumanza bovina a fine Novecento. Segnali di ripresa dell’alpeggio nel nuovo secolo. |