Sabato 19 novembre h 17:00 presso la Sala dell’ex Ateneo Piazza Reginaldo Giuliani (entrata lato Piazza Duomo facilmente accessibile da Piazza Vecchia) a Bergamo alta
Presentazione delle attività dell’Associazione Asini si nasce e io lo naqqui, con Maurizio Cortinovis (con video)
L’asino è il “cavallo dei poveri”, così come la capra è la “vacca dei poveri”. Di conseguenza questi animali, più utili e intelligenti di altri hanno subito – per proprietà transitiva – una forma di denigrazione. La pazienza dell’asino è stata scambiata per stupidità. In realtà i
contadini più poveri non potevano permettersi neppure l’asino, e i carichi più pesanti, in relazione al peso corporeo, li hanno portati nella storia della civiltà contadina uomini e donne. Dopo l’uomo, però, l’animale di certo più caricato era l’asino. Oggi i servizi di soma sono sempre utilissimi. Senza asini, cavalli e muli non si potrebbero effettuare molti tra
sporti sugli alpeggi. Sempre essenziale per il servizio dei greggi transumanti (gli agnelli di pochi giorni continuano ad essere trasportati dagli asini).
Oggi, però, l’asino si presta a nuovi servizi: è un manutentore del paesaggio e torna ad essere utilizzato per i lavori agricoli in aziende contadine e bio. Si presta ottimamente a fornire i servizi di soma per il trekking e attività sportive.
Vi è un’attività, pero, che riveste un significato sociale di particolare importanza: l’onoterapia. Questo metodo di cura è attivo, non permette mai di restare passivi o di isolarsi, e si rivolge perlopiù a un’utenza che soffre di disturbi della personalità e in generale a cardiopatici ed ipertesi, a persone diversamente abili, bambini ed anziani, malati psichiatrici e tossicodipendenti, detenuti, sieropositivi, audiolesi, non vedenti, persone con problemi di ansia, stress, solitudine, accettazione e disarmonia emotiva.
L’onoterapia impiega alcune caratteristiche proprie dell’asino (taglia ridotta, pazienza, morbidezza al tatto, lentezza di movimento e tendenza ad andature monotone) per entrare in comunicazione con il paziente attraverso il sistema asino-utente-operatore. L’operatore svolge le importanti funzioni di facilitare la comunicazione e la conduzione dell’animale. I progetti di cura prevedono: la conoscenza dell’animale tramite il tatto, valorizzando la mano come strumento di comunicazione e affetto, esercizi in serie e giochi che favoriscono linguaggio, responsabilità e concentrazione.