MOSTRA

La vacca del povero. La capra nella storia della società e della cultura

(Sala ex Ateneo, Piazza Duomo, Città alta, Bergamo dal 5 al 27 novembre 2016 venerdì, orari: sabato e domenica h 10:00-12:30 e 14:00-18:00

a cura di Michele Corti con la collaborazione di Giovanni Siro Mocchi

info: festivalpastoralismo@gmail.com    3282162812

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La mostra approfondisce lo “strano caso” della capra, animale oggetto di cicliche ondate di spregio e di considerazione in relazione alle vicende delle società e culture umane. La mostra, aperta da dal 5 al 27 novembre, cerca di trovare una spiegazione legata al ruolo della capra nei diversi contesti rurali e agronomici, ai simbolismi di cui è stata caricata, ai conflitti sociali e agli orientamenti ideologici che ne hanno sancito lo status. vengono esplorati aspetti poco conosciuti della storia sociale dell’allevamento caprino utili a comprendere il revival di questo intrigante animale a partire dal ’68.

Sabato 5 novembre h 19 si svolgerà l’inaugurazione della mostra con un aperitivo ovviamente dedicato ai formaggi di capra (oggetto di un vero e proprio boom di mercato).

Una storia sociale e culturale

Il revival della capra e dei suoi prodotti, fattosi più appariscente negli ultimi anni è  spiegabile solo in forza dei nessi profondi tra produzione agricola, consumi e pratiche alimentari e cultura. Nel caso della capra, più che di altri animali l’influsso di fattori sociali, ideologici politici si è sovrapposto ad elementi di natura simbolica determinando un alternarsi nelle culture e nelle società umane di periodo di grande discredito della capra a periodi di grande apprezzamento.

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Anche se tutta la storia umana è stata caratterizzata da continui cambiamenti (a differenza dell’immagine di un passato preindustriale quasi immobile) oggi il ritmo del cambiamento è rapidissimo. Di piazza_capreraconseguenza nella vita di una persona è possibile assiste a sconcertanti rivolgimenti. Oggi i più anziani ricordano con riconoscenza nei confronti della capra di essere stati svezzati con il suo latte. I meno anziani “pensano” la capra in termini negativi, quale emblema di una miseria da esorcizzare. I giovani, immemori di tutto ciò, pensano che la capra sia una “nuova moda”.minatori

La mostra rappresenta un’occasione per giovani e anziani per riconnettere passato recente, passato remoto ad un presente che appare spesso ambivalente, incerto. Dal punto di vista apparentemente molto particolare della “storia sociale della capra” la mostra cerca di gettare luce su temi di interesse più ampio. Con l’obiettivo di aiutarci a comprendere il ruolo negativo gandhi_marseille_1931del pregiudizio sociale e culturale e di guardare all’oggi e al domani senza essere abbagliati dall’esaltazione acritica della modernità e dei suoi miti.


testi di Michele Corti

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