(13.04.15) La rinascita di eventi rievocativi, di azioni rituali e collettive, la riscoperta di strumenti della musica popolare presuppone la capacità di autoproduzione di vari elementi di queste espressioni tradizionali
Autoproduzione del corno musicale
testo e foto di Giovanni Mocchi
Il corno, fatto in conchiglia, corno animale, corteccia, legno e metallo, è sempre stato un essenziale strumento di comunicazione. La sua funzione fu soprattutto per la guerra e la caccia, ma fu strumento molto diffuso anche tra i pastori.
In questa scheda vediamo come si può realizzare un corno a partire dal corno bovino. Si può partire da un corno grezzo avendo la possibilità di procurarselo o acquistarne uno già lucidato (disponibili su internet)
Costruzione del corno di bue
Scelta e preparazione
Nel scegliere il corno occorre verificare che non abbia fessure (es. riempire d’acqua). Più lungo è, più il suono sarà grave. Lunghezza minima 25cm. Se lo si vuole liscio sfregarlo con carta abrasiva da carrozziere bagnata. Disinfettare l’interno con candeggina per qualche minuto. Sciacquare abbondantemente.
Costruzione
Misurare la lunghezza della cavità interna e riportarla sulla superficie esterna. Segare la punta del corno fino a un diametro max di 2-3cm. Verificare se una punta di trapano per legno da cm 0,5, può raggiungere la cavità interna, nonostante la curvatura finale del corno. Forare il corno fino a raggiungere la cavità interna. Allargare il foro creando una svasatura a forma di bocchino. Lisciare con carta abrasiva bagnata il bocchino. Pernacchiare nel foro con le labbra che aderiscono al bocchino.