Festival asini e muli


In blu il percorso di 8,8 km dei quadrupedi. In arancione quello pedonale per chi parcheggerà al Parco dei Colli e, a piedi (3,5 km) raggiungerà il punto di raduno. Chi, invece, parcheggerà a Bergamo bassa per rientrare potrà utilizzare il BUS linea 9 con fermata a Ponteranica, frazione Chiesa (in mappa) orari festivi 14:35, 15:00, 16:15, 17:05, 17:30, 18:20. Il Bus in 20 min. raggiunge la Stazione ferroviaria di Bergamo. AL PARCO DEI COLLI AMPIO PARCHEGGIO SULLA STRADA DELLA VAL BREMBANA

Nell’ambito del Festival dell’asino e del mulo del week-end 29-30 settembre si svolgeranno due eventi principali: Un convegno il sabato pomeriggio alla sede del Parco dei Colli di Bergamo, Via Valmarina 25 e una Passeggiata someggiata con asini, muli e cavalli da soma e i loro somieri.

DOMENICA 30 OTTOBRE 2022

Il percorso di 8,8 km della passeggiata con gli asini e i muli. Gli animali saranno condotti a mano per rievocare gli antichi trasporti dei mercanti che giungevano a Bergamo per la storica Fiera. I mercanti tedeschi alloggiavano con i loro quadrupedi al Pascolo dei tedeschi che ha mantenuto questo nome. Noi partiremo dove questa via termina e, con uno slargo, prosegue con via General Marieni. Il raduno è previsto per le 9:30. A passo lento e con qualche sosta raggiungeremo la sede del Parco dei colli Valmarina (Via Valmarina 25). Tappe principali: Colle aperto – Porta S. Giacomo – Piazza del mercato delle scarpe – Fara – Porta S. Lorenzo – Valverde – ciclabile del Morla. La passeggiata è aperta a tutti. Chi volesse unirsi con il proprio quadrupede (a condizione che non sia montato ma condotto alla longhina e abituato a stare con altri e a camminare su strade animate di persone) può contattare per tempo Maurizio 335 608 0363

PERCHE’ GLI ASINI E I MULI?

Quest’anno il Festival del pastoralismo di Bergamo si distacca dal modulo seguito dal 2014 (con la sola eccezione del 2020, anno del Covid) per comprendere – oltre alla Festa della transumanza che si è scolta a Colognola il 24 settembre scorso quale tappa della Transumanza dei bergamini,  un week-end tutto dedicato ad asini e muli, i simpatici quadrupedi che – mai messi da parte dai pastori – hanno però rischiato qualche decennio orsono di scomparire dalla realtà rurale.

Asini e muli (e i cavalli adatti ai servizi di trasporto come gli haflinger di tipo “agricolo”) sono parte integrante del pastoralismo, non solo perché in un mondo motorizzato il gregge transumante non potrebbe muoversi senza asini (che trasportano gli agnelli neonati, non in grado di camminare alla velocità del gregge, e attrezzature indispensabili) ma anche perché gli alpeggi sono tutt’oggi raggiunti in parecchi casi solo da mulattiere e i quadrupedi rappresentano il mezzo di trasporto necessario portare a valle i formaggi e assicurare i rifornimenti.

Abbandonati dall’esercito (a differenza di altre forze armate alpine), sostituiti con vari mezzi a motore (Ape in particolare), i muli e gli asini che costituivano il fedele ausiliario di contadini e di trasportatori, sono però tornati. C’è chi utilizza gli asini per la pulizia dei prati e dei pascoli, chi li impiega per attività di onoterapia, chi per le passeggiate, chi – mungendo le fattrici -per produrre cosmetici naturali e latte alimentare utile per la cura di patologie pediatriche. Anche i muli, in tempi più recenti, hanno ripreso a essere utilizzati per i collegamenti con gli alpeggi e i rifugi, per i lavori boschivi, per il trekking. Il tutto in nome di attività slow, intrinsecamente sostenibili dal contenuto educativo e salutistico.

Così in luogo della ormai tradizionale “mini transumanza” delle Mura e dei Colli di Bergamo pon un gregge di pecore, quest’anno il Festival del pastoralismo propone un evento diverso: una carovana rievocativa di quadrupedi con i loro somieri dal Pascolo dei tedeschi a Città alta e poi al Parco dei colli ormai sede fissa del Festival. La rievocazione si richiama esplicitamente alla realtà secolare della Fiera di Bergamo che vedeva l’afflusso di carovane di mercanti provenienti da oltralpe e vuole ricordare che carri e, soprattutto, carovane di muli, hanno svolto il ruolo dei Tir, valicando le Alpi e consentendo una mobilità e una ricchezza di scambi che oggi tendiamo a sottovalutare (perché pensiamo che senza mezzi motorizzati non sia possibile il movimento di merci e persone).

Oltre alla carovana di una ventina di quadrupedi, il Festival dell’asino e del mulo sarà occasione per far conoscere questi animali da vicino. Verrà esposta una mostra a tema e saranno organizzati un convegno di aggiornamento sulle nuove (riscoperte) frontiere dell’utilizzo di asini e muli (trasporti in montagna, turismo, terapia, latte) un tema che, peraltro, il Festival del pastoralismo ha già affrontato, sia pure non dedicandovi così attenzione, nelle edizioni passate. Vi saranno, come forma per mettere in pratica quanto illustrato attraverso interventi e video, anche attività educative rivolte ai ragazzi con protagonisti gli asini.

L’occasione consentirà di mettere a confronto le associazioni bergamasche con altre realtà e per scambiare esperienze in vista di un auspicabile, ancora più forte, ripresa del ruolo di questi animali compagni dell’uomo.